Legittimazione

Dal 1946 ad oggi

Dal 2 giugno 1946 il territorio di Seborga è annoverato tra i comuni della Repubblica Italiana  e viene amministrato dal suo Sindaco eletto tra i cittadini e residenti denominati seborghini.

Alcuni di questi, cappeggiati dal floricoltore seborghino Giorgio Carbone, al fine di voler ristabilire l’indipendenza a Seborga, elessero impropriamente, negli anni novanta, il proprio Principe di Seborga, denominato Giorgio I.

Tale votazione fu disposta in assenza di una minuziosa conoscenza storico-giuridica.

Alla morte di Giorgio Carbone, fu eletto dai seborghini Marcello Menegatto a cui è succeduta a seguito delle sue dimissioni, l’ex moglie Nina Dobler.

Tali elezioni, non hanno alcun fondamento storico-giuridico e religioso, indi per cui si presume siano considerate dalle Autorità Italiane a carattere goliardico e puramente folcloristico.

Di fatto hanno riportato attenzione nel piccolo borgo ligure, divenuto meta di molti turisti.

Al fine di fare chiarezza su molte e stravaganti idee di ricostituire l’Antico Principato di Seborga, senza titolo, né fondamento storico-giuridico, si è ritenuto opportuno realizzare una relazione storico-giuridica, supportata da fonti ufficiali, testi e pubblicazioni on-line.

Si desidera ringraziare il compianto Giorgio Carbone, perché è stato fonte di ispirazione degli studi redatti dallo storico Gianluca de Lucia.

In data 29 Settembre 2019 si è deciso di ripristinare l’antica organizzazione di matrice benedettina e cistercense in Seborga mediante l’istituzione dell’Ordine Monastico di Seborga, congregazione religiosa primaria, secondaria e terziaria, incardinata all’ente di culto monegasco, denominato “Polish National Catholic Church a Monaco” unitamente ad altra giurisdizione ecclesiastica ortodossa, in pieno spirito ecumenico, al fine di riattivare l’Antico Principato Abbaziale di Seborga.

In data 28 dicembre 2019 è stato incoronato Principe Abate di Seborga, l’Abate Commendatario dell’Ordine Monastico Sua Altezza Reverendissima Mons. Giovanni Luca.

Questo evento epocale si pose come obiettivo primario quello di far riconoscere nelle sedi opportune  il primo Stato monastico dell’Umanità, oggi senza possesso territoriale, rivendicando un’Autonomia in seno alla Repubblica Italiana, al fine di favorire uno sviluppo economico e sociale di Seborga e dei territori pertinenti.